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Il Museo MACC osserverà i seguenti orari
Dal Mercoledì alla Domenica dalle ore 17:00 alle ore 20:00
Lunedi e Martedì chiuso

La residenza artistica mancata di Sasha Roshen

La Project Room del MACC riapre al pubblico con CAMOUFLAGE dell’artista ucraino Sasha Roshen

La residenza artistica mancata di Sasha Roshen e le sue opere ospitate al MACC ci spingono a riflettere sulla guerra alle porte dell’Europa.

Il MACC nella sua programmazione di mostre temporanee rivolge la sua ricerca e attenzione ai temi urgenti del mondo contemporaneo, a poco più di un anno dall’invasione Russa ai danni dell’Ucraina, con una guerra che ha sconvolto gli equilibri geopolitici del mondo, il museo si orienta in una prospettiva di approfondimento e riflessione sugli eventi che coinvolgono la popolazione internazionale.

Secondo questo sguardo assolutamente contemporaneo viene inaugurata, Sabato 27 maggio alle h. 10.30 al MACC, la mostra CAMOUFLAGE di Sasha Roshen, a cura di Valeriia Pliekhotko,  ospitata nella project room del museo, dopo un periodo di residenza artistica molto particolare, perché l’artista, a causa della guerra, non si è potuto muovere dal suo paese. Al MACC, insieme alla sua curatrice, sono però arrivate le sue opere, che parlano per lui, e hanno il fondamentale ruolo di sensibilizzarci tutti.

Ancora una volta l’arte assolve al complesso compito di veicolare messaggi globali, di cooperazione, di comunità e di pace, e lo fa egregiamente. La parola stessa, residenza, ci suggerisce le azioni di abitare, restare, e la prerogativa di una residenza artistica è quella di offrire occasioni di formazione e confronto agli artisti, e scambio e arricchimento per chi li ospita. L’assenza ingombrante di Sasha ci spinge a soffermarci su come i conflitti, le guerre, cambino l’essenza delle cose, allo stesso tempo dimostra come l’arte aiuti a trovare dimensioni espressive alternative, anche dove la vita è al limite. La curatrice Valeriia Pliekhotko, ospite nella casa delle residenze della Fondazione MACC grazie al contributo della Fondazione di Sardegna, ha svolto l’importante, quanto delicato ruolo di mediatrice in costante dialogo virtuale con l’artista.

Roshen e Pliekhotko, approdano in Sardegna grazie al programma di residenze sostenuto dalla Quadriennale di Roma e la Fondazione di Sardegna, Et in Arcadia Ego, un dialogo tra artisti italiani e ucraini. Successivamente proseguono la loro permanenza nell’Isola con la mostra CAMOUFLAGE negli spazi della Galleria Macca a Cagliari. La mostra personale di Sasha Roshen vuole essere un omaggio alle comunità ucraine che proteggono e difendono il loro paese, le sue tele ci mettono davanti a una seria riflessione sul significato della guerra e su quanto questa possa influire sulla poetica e il processo creativo dell’artista.

Le tele di Roshen nella loro eterea delicatezza celebrano le laboriose mani di un popolo resistente, di una comunità che non si arrende che coopera per costruire un bene comune.

La Fondazione MACC porta avanti un programma pluriennale di residenze internazionali, curato da Claude Corongiu, che prevede l’ospitalità di artisti internazionali mirata a generare un dialogo culturale con i vari attori del territorio. Nell’ambito di questo progetto e con questa prospettiva di scambio e inclusione la Fondazione aveva espresso interesse ad ospitare, durante la primavera, Sasha Roshen l’artista ucraino, nato a Kharkiv nel 1996, con la curatrice Valeriia Pliekhotko.

BIO

Sasha Roshen, nato nel 1996 a Kharkiv, vive e lavora a Kyiv. Nel 2016 si è diplomato in Pittura presso il dipartimento di Belle Arti della Scuola delle Arti di Kharkiv. Nel 2020 ha conseguito la laurea presso il Dipartimento di Scenografia dell’Accademia Nazionale di Belle Arti e Architettura. Nel 2017 ha completato con successo il corso per artisti all’Accademia delle Arti Media di Kyiv. Tra il 2017 e il 2019 è stato membro del gruppo artistico “STO” (letteralmente “stazione di servizio”, in Ukraino). Nella sua pratica artistica si confronta principalmente con la pittura e la grafica come strumenti capaci di reagire con immediatezza alle situazioni politiche e sociali del momento presente.

Valeriia Pliekhotko, nata a Odessa nel 1996. Nel 2021 si è laureata in Studi Culturali presso la Kyiv Mohyla Academy. Nel 2022 si è specializzata alla School for Curatorial Studies di Venezia. Curatore indipendente, art-manager, editorialista, tutor. Valeriia ha lavorato in collaborazione con il Museum of Odessa Modern Art, IZOLYATSIA: Platform for Cultural Initiatives, ONG Dzherelo, British Council, Goethe-Institut, Nova Opera. Tra i progetti recenti, Valeriia ha gestito lo spazio indipendente Dzherelo Art Pavilion gestito da artisti in cubi di vetro indipendenti a Kiev, ha curato la mostra personale “Not Forever” dell’artista ucraina Mariia Mytrofanova a Cracovia, e ha curato il progetto Et in Arcadia Ego, residenza per artisti Ukraini in dialogo con artisti Italiani, organizzato da La Quadriennale di Roma.

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