MACC dal 4 luglio al 30 settembre 2015
«Libertà vuol dire possibilità di scegliere la propria strada senza soggiacere all’intimidazione dell’essere up to date. Tradotto nei curriculum di una pittrice come Rosanna Rossi vuol dire apertura alle sollecitazioni mediate e immediate le più diverse, senza remore, con un appassionato sperimentalismo. Vuol dire acuta ed attenta selezione dei portati più vivi della cultura moderna senza piegarsi ad alcun esclusivismo teorico e ideologico. Vuol dire lotta per capire sé stessa nella pittura, più che per imporsi attraverso di essa».
Marisa Volpi Orlandini
Inaugura al MACC il prossimo 4 luglio 2015 la mostra monografica di Rosanna Rossi, Geometrie di confine, a cura di Efisio Carbone e Roberta Vanali.
Origina dall’opera acquisita da Ermanno Leinardi per l’istituzione del Museo Civico di Calasetta, ora Fondazione MACC, per il nucleo di opere di autori sardi da accostare alla collezione astratta e concreta raccolta nel corso di trenta anni da Leinardi – che annovera artisti del calibro di Sonia Delunay, Fontana, Albers, Capogrossi, Dorazio, Veronesi e Munari -, la mostra monografica di Rosanna Rossi “Geometrie di confine” a cura di Efisio Carbone e Roberta Vanali.
35 pezzi di grandi e medie dimensioni, di cui 25 inediti appartenenti alla produzione ultima dell’artista, prenderanno posto nelle sale del Museo dal 4 luglio al 30 settembre. Mentre in una sala appositamente attrezzata sarà possibile consultare le varie fasi del percorso artistico della Rossi attraverso video, foto e testi raccolti nel corso degli anni.
Farà da colonna sonora il brano composto ed eseguito da Francesca Romana Motzo nel 2012 appositamente per l’artista.
In seguito sarà presentato il catalogo con i testi dei curatori Efisio Carbone e Roberta Vanali e una introduzione di Pino Mantovani e Ivana Mulatero, rispettivamente direttore e vicedirettore del MACC.
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