di Pino Mantovani (direttore del MACC)
Il nuovo corso del Macc di Calasetta – commenta il direttore del museo, Pino Mantovani – si inaugurò due stagioni fa con una esposizione di grafica, di 5 artisti torinesi che dal dopoguerra, tra simpatie e attriti, avevano spesso intrecciato il loro impegno. Carol Rama, in quella mostra fu presente con una cartella di 5 litografie.
L’idea di una personale di Carol – aggiunge Mantovani – si affacciò allora e si perfezionò dialogando con Alexandra Wetzel, che poteva disporre di tutta la produzione incisoria, con Ivana Mulatero che si era ripetutamente occupata dell’artista, e con Isabella Mei con la quale avevo condiviso una antologica di Carol nel remoto 1989. Tutto quello che è poi successo, il comunicato stampa elaborato dal l’EXMA spiega ampiamente.
Da direttore del MACC, preciso che la mostra di Carol Rama, si coniuga con quella che segue, dedicata agli altri protagonsti della prima proposta calasettana (Rambaudi, Galvano, Davico e Gorza). Solo sopravvenute difficoltà personal hanno separato i due eventi, che l’intelligente visitatore saprà riunire nel titolo comprensivo di “Lucide inquietudini”.