Dopo aver visto la mostra con le opere e il video in cui si vede Paolo Masi lavorare con la tecnica del frottage alcuni cartoni, gli studenti saranno accompagnati dallo staff del museo nel laboratorio e potranno cimentarsi direttamente su carta e cartoni per realizzare le proprie opere.
Scopriranno come le forme messe sotto i fogli emergano sulla superficie con il passaggio del pastello a olio e come le carte da pacco piegate (simili a quelle in mostra), possano diventare superfici segnate da forme geometriche simili ai lavori di arte astratto-concreta. Ogni studente potrà tenere il suo elaborato per esporlo a casa come opera d’arte.
La ricerca artistica di Paolo Masi è sempre strettamente legata a una ininterrotta e continua sperimentazione sul modo di operare e trasformare la materia: il lavoro è per l’artista fiorentino qualcosa che di volta in volta si apre a nuovi approfondimenti e a nuove soluzioni come una sorta di opera aperta. Così come per Ermanno Leinardi, e le opere degli artisti da lui collezionati, il campo d’indagine è quello della percezione spazio-temporale dove luce e colore ne tratteggiano il carattere lirico.
In esposizione un nucleo di lavori che copre un arco temporale che va dal 2000 fino ad oggi, prevalentemente lavori su carta sui quali Paolo Masi interviene con una complessa operazione pittorica come la serie La geometria del posto, o la recentissima serie Vibrazioni.
LA TECNICA
Paolo Masi è famoso nel mondo dell’arte soprattutto per la realizzazione di opere su carta da pacco e cartone da imballaggio.
I cartoni ondulati e le carte rappresentano per lui i supporti ideali della sua pittura. Per masi l’utilizzo di carta e cartoni industriali rappresentano il contatto con la realtà: sono materiali “democratici” usati da tutti, servono a conservare, imballare, contenere oggetti, non nascono per le creazioni pittoriche ma vengono dal mondo “reale”.
Spesso Interviene sui cartoni con i colori a pastello utilizzando la tecnica del frottage che consiste nel fregare la superficie del supporto lasciando emergere le forme che la sottendono.
Per lui è un modo di dimostrare che i supporti non sono superfici che svolgono il mero scopo di supporto ma contribuiscono con la loro fisicità ad essere elemento sostanziale del messaggio artistico. Sfregando i pastelli sui cartoni ondulati le onde diventano segno protagonista a cui fino all’intervento pittorico nessuno aveva badato, una nobilitazione estetica che riscatta la povertà della materia portandola ad essere opera d’arte da appendere sulle pareti di un museo.
ARTESPLORA – LA DIDATTICA 2.0
Il progetto multimediale ARTESPLORA è un viaggio virtuale e interattivo dentro la collezione permanente che rivoluziona il concetto di laboratorio didattico.
L’obiettivo principale del progetto è la creazione di un sistema multimediale interattivo che consenta agli studenti di entrare in contatto con l’importante collezione permanente del MACC in maniera semplice. L’installazione è composta da uno schermo interattivo ad altissima risoluzione che consente di riprodurre fedelmente le opere della collezione e di entrare anche nei più piccoli particolari di esse, dando all’utente una prossimità all’opera altrimenti impossibile nella fruizione ordinaria; la fruizione interattiva offre inoltre la possibilità di esplorare e rielaborare la Collezione attraverso la modalità “Crea la tua opera” che permette ad ogni studente di selezionare particolari estratti dalle opere della Collezione permanente per la realizzazione di una nuova opera virtuale che arricchisce, virtualmente, tutto il percorso espositivo. Il Museo si apre così ad una nuova modalità didattica, divulgativa e ludica al contempo.
Un sistema altamente tecnologico che porta la sezione didattica della Fondazione MACC tra le più avveniristiche del sistema museale sardo.
CONTATTI
Per richiedere e programmare i laboratori contattare i seguenti numeri +39 0781 887219, Sara Scopelliti +39 3498690949, Eletta Armeni +39 348 8668603
oppure scrivici: fondazionemacc@gmail.com
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