Domenica 27 settembre 2015, alle ore 18, verrà presentato il catalogo della mostra personale di Rosanna Rossi, “Geometrie di confine” in corso al Museo MACC di Calasetta alla presenza dell’artista.
Interverranno il direttore del MACC Pino Mantovani e i curatori Efisio Carbone e Roberta Vanali.
«Tutte le opere esposte, se si eccettuano le piccole sonate in bianco e nero, sono caratterizzate dalla presenza di una chiara e incontrovertibile cifra stilistica: la pennellata ad olio. Il segno è composto da un punto e una linea che scandiscono il tempo minimo di creazione utilizzando due elementi fondamentali, uno statico e uno dinamico. I due elementi scaturiscono dall’azione dell’artista che poggia il pennello sulla superficie, precedentemente preparata con numerose velature di colore ad acrilico, creando il punto, per proseguire il tratto con l’azione successiva. Il punto, nella quieta forma generatrice, scarica il suono sulla linea seguente creando tensione che è ritmo. La ripetizione innumerevole dello stesso segno, che diviene al contempo superficie, concepisce una reiterazione di suoni e pause simili a un mantra, semi verbali per una pratica meditativa ascetica». (Efisio Carbone, testo tratto dal catalogo)
«Dalla tensione tra ragione e sentimento originano linee di confine, variazioni sul tema tra rigore progettuale e sintesi formale, dalle quali si irradiano sottili pennellate che conferiscono vibrazione all’intera superficie. Modulazioni cromatiche di impostazione cartesiana creano superfici cangianti inaspettate, racchiudendo la vitalità di un tessuto organico. Non è un caso se dall’attenta osservazione della natura origina la pittura analitica di ascendenza geometrica di Rosanna Rossi, nell’intento di codificare la luce in un sottile gioco di rimandi e connessioni, attraverso accostamenti e incroci di piani, tra ordine compositivo e liriche rifrazioni luministiche. Nelle opere in mostra la pennellata evolve seguendo un andamento obliquo che si sviluppa in maniera ondulata, talvolta costante, ad accentuare rifrazioni luminose. Ampie stesure costellate di fitte tessiture cromatiche emergono come materia pulsante dall’accostamento di colori complementari». (Roberta Vanali, testo tratto dal catalogo)