L’edificio storico è uno dei simboli identitari per i calasettani, difatti è presente nel vessillo Comunale, la sua edificazione avvenne nel 1757.
Cenni storici
Dalla lettura dei documenti d’archivio emerge che, per la costruzione della Torre, furono utilizzate le pietre dei dintorni più facilmente reperibili e non le “ruine dell’antica Città di Sulci” (odierna Sant’Antioco) come previsto inizialmente. La progettazione della Torre è da attribuire all’Ingegner Solerj mentre i lavori furono eseguiti dai giovani Carlofortini disoccupati, in quanto all’epoca Calasetta non era ancora abitata. La Torre definita nueva venne poi munita di cannoni, palle da cannone, fucili, baionette, polvere da sparo e quant’altro necessario per la difesa delle coste dai corsari barbareschi. Nel 1875 il Comune la acquistò dal Regio Demanio, insieme al territorio circostante, per un costo di L. 550.
La Fondazione MACC
Oggi i due piani della torre sono adibiti ad iniziative culturali; grazie all’ultimo intervento è stato rinvenuto il suggestivo pianterreno dove è possibile visitare la collezione archeologica permanete, mentre al piano successivo, si allestiscono le mostre temporanee, si organizzano gli incontri culturali e si celebrano le cerimonie nuziali.
La Torre, insieme al Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta o MACC, sono gestiti dalla Fondazione omonima sotto la direzione della dott.ssa Maricarla Armeni.