it Italian
en Englishfr Frenchde Germanit Italianes Spanish
There aren't any widgets in this section. Go to WP Admin → Appearance → Widgets and add some to Top Bar Widgets. You can disable this section in the Theme Options.
Il Museo MACC osserverà i seguenti orari
Dal Mercoledì alla Domenica dalle ore 17:00 alle ore 20:00
Lunedi e Martedì chiuso

Panorama Calasetta

Calasetta, una Sardegna che non ti aspetti

Calasetta è uno dei due comuni dell’Isola di Sant’Antioco, la maggiore dell’arcipelago del Sulcis, collegata, sin dai tempi dei romani, da un ponte all’isola madre Sardegna.

Si trova sulla estrema punta nord occidentale dell’isola, circondata dal mare su tre lati, con bellissime spiagge di sabbia bianca e fine e acque cristalline, tutte raggiungibili a piedi dal centro abitato, oltre a numerose cale con plateau di scogli piatti, passeggiate, scorci e vedute panoramiche mozzafiato.

La cittadina fu fondata nel 1770 da una comunità di coloni genovesi provenienti dall’Isola di Tabarka in Tunisia -e per questo detti “Tabarkini”- dove la comunità aveva vissuto per due secoli dedita prevalentemente alla pesca e al commercio, in particolare, del corallo.

Di questa origine, che l’accomuna alla vicina Carloforte, restano l’antico dialetto e numerose tradizioni, soprattutto culinarie.

La musica locale, le processioni, il mercato e i piatti tradizionali, come il cus cus, fanno di una visita a Calasetta un’esperienza unica, indimenticabile e sospesa nel tempo.

Calasetta è ora una meta turistica ideale per famiglie, amanti della natura e del relax.

È abitata tutto l’anno da una comunità attiva di pescatori e viticultori.

L’uva di Carignano, riscoperta alla fine del ‘700 da coloni piemontesi inviati dai Savoia, è infatti il vitigno pregiato più coltivato a Calasetta, dove si trova la più antica Cantina sociale della Sardegna, ancora oggi in piena produzione, che fa apprezzare nel mondo i suoi vini migliori, quali il Tupei, l’Àina, il Piede Franco.

La pianta della città, a castrum romano, disegnata dall’architetto piemontese Belly, la deliziosa marina da cui parte il traghetto per Carloforte, la piazza, le stradine e l’austera torre costiera di avvistamento di epoca sabauda (XVIII secolo), sono contorno e scenario di una vita dai ritmi dolci e di piacevoli passeggiate.

Una bellissima spiaggia (Sottotorre), e una discesa a mare di scoglio (Scoglio di Sabetta), si aprono direttamente sul villaggio; ad un solo chilometro la stupenda spiaggia de La Salina, con la sua sabbia bianca, è circondata da dune ricche di flora spontanea e arricchita dallo stagno dove vivono uccelli migratori come fenicotteri, cavalieri d’Italia, garzette e aironi.

Spiaggia Grande, a 3 km dall’abitato, è considerata la spiaggia preferita per i surfer, al suo capo si trova l’antica Tonnara, fondata nel ‘700, che ora ospita l’impianto per la lavorazione del tonno, oramai in disuso. La punta, struggente per la sua bellezza, è ricca di macchia mediterranea e gariga, si affaccia sull’isola di San Pietro e sullo scoglio di Mangiabarche, impreziosito dal romantico faro.

La costa meridionale di Calasetta, lasciate le spiaggie, è caratterizzata da un’alta falesia di pietra lavica, la trachite, rossa e nera, con faraglioni a picco sul mare e da un paesaggio inconsueto e molto apprezzato, per i panorami, i tramonti, i colori, i profumi e le numerose fioriture spontanee, tra le quali spiccano, per bellezza, le numerose specie aromatiche endemiche, come lavanda, timo, rosmarino ed elicriso, e numerose specie di orchidee spontanee la cui protezione e salvaguardia stanno molto a cuore ai tanti calasettani e turisti appassionati di natura e fotografia.

Il clima mite e la conformazione del territorio nelle rigogliose campagne che circondano Calasetta ne fanno un luogo ideale per vacanze en plein air, in tutte le stagioni e per passeggiate ed escursioni a cavallo, in mountain bike o a piedi, alla ricerca delle vestigia antichissime di numerosi nuraghes e delle ricchissime flora e fauna spontanee, in particolare per i birdwatcher che possono ammirare numerosissimi uccelli rapaci e coloratissime specie durante le migrazioni.

 

Loghi Istituzionali